Home Assistant

Home Assistant, software open-source in grado di controllare tutti i dispositivi Smart all’interno della tua abitazione, dalle luci, ai condizionatori, alle automazioni per le tapparelle.
Home Assistant

Nelle varie pagine del sito o navigando nel web all’interno di blog e siti di domotica, sicuramente ti sarai reso conto dell’infinità di dispositivi Smart disponibili e delle infinite integrazioni possibili, il cui limite è semplicemente legato alla tua fantasia e al numero di dispositivi presenti nel tuo ambiente domotico che piano piano stai implementando.
Di conseguenza, però, ti sarai sicuramente reso conto che, l’adozione di dispositivi diversi tra loro, realizzati da produttori diversi e con App diverse per la loro gestione e configurazione, realizzano un ambiente domotico particolarmente "variegato" dove i dispositivi Smart non sono per niente integrati tra loro.
Inoltre, gli Smart switch per l’accensione delle luci, la gestione delle tapparelle, del condizionatore e della televisione con i frequenti aggiornamenti del firmware o l’aggiornamento delle App ti avranno sicuramente portato problemi di gestione sul tuo smartphone o su quello dei tuoi cari con cui condividi l'ambiente domotico.
Il primo passo, per mettere un po’ di ordine e creare una certa "omogeneità" per rendere la tua abitazione veramente intelligente, è quello di utilizzare un HUB centrale che permette di avere un unico ambiente operativo con cui comunicare per gestire la stragrande maggioranza di dispositivi Smart.
Proprio per questo, nel corso degli ultimi anni, la comunità Open Source ha creato diversi progetti, con cui è possibile, in forma totalmente gratuita, utilizzare uno o più HUB centrali, realizzando un sistema di controllo domotico centrale per il controllo di tutta la tecnologia di una casa intelligente.

Un HUB centrale ben strutturato, deve essere in grado, istantaneamente, di interagire con tutti i dispositivi Smart installati nella tua abitazione, fornendone il loro stato, i dati storici memorizzati e permettendone la loro attivazione o disattivazione a seguito di eventi e/o condizioni.
Una caratteristica da non sottovalutare, nel momento in cui si sceglie un HUB è data dalla possibilità di gestire diversi standard di trasmissione e un gran numero di dispositivi Smart con marche diverse e con caratteristiche diverse tra loro, ad esempio l’HUB centrale "Home Assistant", viene fornito con oltre 1700 plug-in modulari o componenti aggiuntivi.

Ma come funziona effettivamente un HUB centrale?
In linea di massima possiamo dire che tutto si basa su "Comandi" e "Automazioni".
Un comando, è un’azione che chiedi al tuo sistema domotico e che può essere espressa tramite un’interfaccia gestuale da App, come un tap o uno swipe, oppure tramite un comando vocale attraverso un assistente vocale.
Rientrano nei comandi, l’attivazione e la disattivazione di Smart switch, la regolazione o gestione di dispositivi luminosi, l’attivazione e regolazione dei condizionatori e la gestione dell’impianto di riscaldamento.

Un’automazione è l’insieme di eventi (trigger), condizioni (condition) e azioni (action). Se hai avuto modo di vedere la pagina IFTTT o la pagina MacroDroid, puoi entrare più nel dettaglio per comprendere cosa sia un trigger, cosa sia un’azione e, se presente, quale condizione deve essere soddisfatta affinché l’azione venga svolta.

Volendo, ad esempio, attivare un impianto di irrigazione quattro zone, come quello proposto, alle ore 22:00, per 30 minuti, solo se durante la giornata non ha piovuto, il comando sarebbe:

"Attiva l’impianto di irrigazione alle 22:00 per 30 minuti solo se non ha piovuto".

L’automazione, invece, sarebbe composta da:
  • Trigger: attivazione alle 22:00;
  • Condition: se non ha piovuto;
  • Action: Attiva l’impianto di irrigazione per 30 minuti.

  • Per poter eseguire questa semplice automazione ti servirebbe:

  • un sensore di umidità, per rilevare l’umidità del terreno;
  • uno switch Smart che attivi l’impianto;
  • un HUB con relativa interfaccia.

  • Ma procediamo per gradi, se avrai pazienza nel leggere le varie guide, riuscirai egregiamente a implementare questa semplice automazione e sicuramente creane altre per le tue esigenze.

    I migliori HUB centrali, ovvero: ...il tuo ponte di comando

    Vediamo ora quali sono i migliori HUB, tutti totalmente gratuiti, che di default hanno un’interfaccia web e applicazioni dedicate sia per Android che per iOS e che sono in grado di essere controllati anche tramite assistenti vocali.

    Domoticz

    Domoticz è gratuito e open source. Può essere utilizzato su Raspberry Pi, Windows, Linux, Mac OS X. L'interfaccia utente è un frontend web HTML5 e viene adattata automaticamente per desktop e dispositivi mobili.
    Domoticz è compatibile con tutti i browser, ma per gli utenti di Internet Explorer è necessaria la versione 10+.
    La prima versione di Domoticz è stata rilasciata nel dicembre 2012. È molto leggero rispetto ad altri HUB, pur offrendo un discreto numero di funzionalità.
    La configurazione viene eseguita principalmente tramite un'interfaccia web ed è possibile utilizzare plug-in per estendere le funzionalità.


    Home Assistant

    Home Assistant è sicuramente il più utilizzato, il più apprezzato e il più facile da installare e configurare. Tra tutti gli HUB disponibili, è quello che vanta più di 1700 plug-in. Puoi visualizzare la lista ufficiale a questo indirizzo.

    openHAB

    openHAB, pur essendo molto simile, in termini di funzionalità a Home Assistant è un pochino più difficile da configurare.
    Anche in questo caso è disponibile un certo numero di plug-in, la cui lista ufficiale è visibile a questo indirizzo.

    Cosa ti serve per avere un HUB centrale

    Sicuramente per poter utilizzare un HUB centrale per la gestione di dispositivi Smart nella tua abitazione, hai la necessità di un computer collegato al tuo Wi-Fi sul quale installare il software necessario (HUB) per poter gestire i tuoi dispositivi Smart.
    In realtà, però, in una abitazione Smart, con diversi dispositivi, è evidente che per poter eseguire azioni, a seguito di un evento, e verificare eventuali condizioni da soddisfare, è necessario che il computer contenente l’installazione dell’HUB sia sempre acceso.
    In termini meramente economici, ma più che validi, lasciare acceso un computer 24 ore al giorno ha dei costi notevoli. Per semplicità di calcolo supponiamo che il tuo Laptop consumi 200W/h, nel migliore dei casi. Quindi se acceso per 10 ore avrà un consumo di 2KW/h, per un totale giornaliero di circa 5KW/h.
    Ciò non toglie il fatto che comunque l’HUB può installato su di un computer Windows, Apple o Linux, ma con il solo scopo didattico, di sperimentazione e per prendere familiarità con il software installato.
    Fortunatamente, esiste una valida alternativa consistente in un microcomputer con un basso assorbimento energetico, inferiore ai 10W/h, che fondamentalmente può essere paragonato ad un vero e proprio computer in grado di collegarsi alla tua rete Wi-Fi e equipaggiato con porte in/out per la gestione di periferiche esterne, il Raspberry Pi.
    Vediamo quindi come installare su di un Raspberry Pi 4, l'HUB di eccellenza, ovvero Home Assistant.



    Installazione di Home Assistant

    Per l’utilizzo di Home Assistant su di un Raspberry Pi 4, sono disponibili quattro modalità di installazione:

    1. HassOS
      HassOS, è l’installazione di base, sicuramente la più semplice e dedicata ai principianti. Con pochi semplici passi, è possibile installare HassOS su di un Raspberry Pi rendendolo totalmente dedicato ad Home Assistant.
      L’installazione dei vari Add-on gratuiti dallo store di Home Assistant, alcuni di essi essenziali altri a contorno e necessari durante l’utilizzo, può essere effettuata automaticamente con pochi semplici click;

    2. HASSIO con Docker installati su Raspberry Pi
      HASSIO con Docker installati su Raspberry Pi, è un’installazione un po’ "ibrida", tra la precedente e le successive ed è poco utilizzata. È necessario avere il Raspberry Pi OS già installato sul Raspberry Pi 4 e attraverso la tecnologia di virtualizzazione offerta da Docker è possibile installare anche HASSIO;

    3. Home Assistant Core
      Home Assistant Core, è un’installazione che prevede l’utilizzo di Home Assistant come applicativo installato all’interno del Sistema Operativo Raspberry Pi. Il vantaggio è che puoi, a installazione effettuata, installare altri applicativi affiancandoli a Home Assistant. Da un punto di vista operativo, di gestione e configurazione, è subito dopo, come difficoltà, alle installazioni precedenti ed è richiesta una piccola preparazione di base, che può essere fatta, in prima battuta, con HASSIO.
      Questo tipo di installazione non prevede l’installazione e configurazione automatica dei vari Add-on dallo store di Home Assistant, che deve essere effettuata manualmente;

    4. Home Assistant Core con Docker
      Home Assistant Core con Docker, è analoga alla precedente, ma con una sostanziale differenza: Home Assistant Core è installato come immagine container Docker.
      È necessario avere installato il Sistema Operativo Raspberry Pi e attraverso la virtualizzazione di Docker, installare Home Assistant Core.

    Scegliere quale modalità di installazione utilizzare, non inficia le caratteristiche e il funzionamento di Home Assistant, secondo me potresti procedere per gradi, scegliendo come prima installazione quella di HASSIO e poi successivamente e gradatamente a nozioni apprese, passare direttamente all’ultima. Ad oggi, solo per mancanza di tempo, tutte e quattro le installazioni saranno documentate con apposite guide. L’unica disponibile, in questo momento, è solo quella per HASSIO.

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